La guerra psicológica - La guerra psicologica

El día de 10 marzo de 1937 son hechos prisioneros ,por el ejercito republicano,  31 soldados del I batallón de ametralladoras , inmediatamente después los republicanos lanzan miles de panfletos desde  el aire para minar la moral de las tropas del C.T.V., el impacto emocional será muy fuerte especialmente entre los Camisas Negras, muchos de los cuales no habían combatido nunca , muchos de ellos pensaban que iban a Abisinia buscando un puesto cómodo en lugar de a la  guerra de España.

"Camaradas,compañeros - se leía en el panfleto-somos 31 soldados del I batallón de ametralladoras.El 10 de marzo nos han enviado a la vanguardia para tomar Guadalajara.Nos han enviado adelante sin decirnos que teníamos en frente a los italianos...la historia de los bandidos rojos, los incendiarios, los asesinos, es todo mentira.Teníamos en frente a trabajadores como nosotros ,a hombres del campo como nosotros ,nos han dicho porqué combaten y tienen razón..."

Il 10 marzo  1937 ,31 soldati del I battagione mitraglieri sono fatti prigioneri dall'esercito republicano,subito dopo i repubblicani lanciarono migliaia di volantini dall'aria per minare il morale  delle truppe del C.T.V.,l'impatto emotivo sarà molto forte, soprattutto tra le Camicie Nere, molti dei quali non avevano mai combattuto, molti di loro pensavano che andavano in Abisinia alla ricerca di un lavoro comodo  piuttosto che alla guerra di Spagna.

«Camerati, commilitoni – recava il volantino – siamo 31 soldati del I battaglione mitraglieri. Il 10 marzo ci hanno mandato avanti per prendere Guadalajara. Ci hanno mandato avanti senza dirci che avevamo di fronte degli italiani … Le storie sui banditi rossi, gli incendiari, gli assassini sono tutte fandonie. Dei lavoratori come noi, dei contadini come noi ci stavano di fronte. Ci hanno detto perché combattono e hanno ragione  ». 
 
La desmoralización  se volvió más intensa cuando escucharon los altavoces colocados en el bosque que repetían continuamente :"Italianos, hermanos , aquellos que os mandan quizás  a la muerte son vuestros enemigos como lo son del pueblo español".A veces resonaban también las voces de los legionarios hechos prisioneros que confirmaban su identidad de modo inequívoco para que no se pensase que era una pantomima.
  
La demoralizzazione è stata più intensa, quando hanno sentito gli altoparlanti piazzati nelle foreste che declamavano ripetutamente : « Italiani, fratelli. Quelli per cui vi si manda forse alla morte sono nemici vostri come sono nemici del popolo spagnolo ». A volte anche dagli altoparlanti risuonava la voce di legionari prigionieri, che attestavano la loro identità in modo inequivocabile, così che non si potesse credere a una finzione.